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Come garantire la sicurezza nel condominio, ecco gli interventi più importanti

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di Redazione

08/10/2025

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La sicurezza in condominio è un tema che spesso emerge solo quando accade qualcosa di imprevisto: un guasto improvviso, un principio d’incendio, un’intrusione notturna. Eppure, la sicurezza non è un concetto astratto né un obbligo burocratico: è un insieme di azioni concrete, misurate, che ogni amministratore e ogni residente dovrebbero conoscere e applicare. Tra le priorità, vi sono la prevenzione dei rischi, la manutenzione costante e l’attenzione verso le persone che ogni giorno vivono o lavorano nello stabile.

Gli obblighi di chi amministra un condominio

Nel contesto normativo italiano, il riferimento principale resta il Decreto Legislativo 81/2008, il cosiddetto Testo Unico sulla Sicurezza. Secondo la legge, l’amministratore di condominio assume un ruolo assimilabile a quello del datore di lavoro: è tenuto a vigilare sulla sicurezza di chiunque acceda agli spazi comuni, dai residenti ai fornitori. Ciò significa garantire impianti elettrici e a gas conformi, canne fumarie revisionate, cancelli funzionanti, ascensori periodicamente controllati.

A queste responsabilità si aggiunge la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che serve a individuare e ridurre le potenziali criticità. È un documento obbligatorio nei casi in cui operino lavoratori all’interno dello stabile — come portieri, giardinieri o addetti alle pulizie — e deve essere aggiornato nel tempo. L’amministratore ha inoltre il compito di nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), figura tecnica incaricata di coordinare le attività di prevenzione e formazione.

Manutenzione e controlli: il primo passo per evitare incidenti

Ogni condominio è un piccolo ecosistema tecnico: impianti elettrici, riscaldamento centralizzato, garage, cortili, terrazze. Tutti questi elementi, se trascurati, possono diventare fonti di pericolo. La manutenzione periodica è la prima forma di difesa contro guasti e incidenti.

È necessario prevedere controlli regolari degli impianti elettrici e dei sistemi di ventilazione o riscaldamento, per evitare dispersioni di gas o cortocircuiti. Le scale e i corridoi comuni devono essere sempre ben illuminati e privi di ostacoli, mentre le aree verdi richiedono potature e verifiche strutturali per evitare cadute di rami o danni a persone e veicoli.

Un capitolo a parte riguarda i sistemi antincendio, che devono essere non solo installati ma anche mantenuti in efficienza. Estintori, idranti, segnaletica di emergenza e allarmi devono essere facilmente accessibili e verificati periodicamente. In questo ambito, risulta utile consultare realtà specializzate come EuroHatria, dove è possibile trovare un’ampia gamma di prodotti antincendio e soluzioni tecniche per la prevenzione e la protezione, sia in ambito condominiale sia professionale.

Misure antincendio e nuove disposizioni di legge

Le normative recenti, in particolare il Decreto del Ministero dell’Interno del 19 maggio 2022, hanno introdotto nuovi criteri per la sicurezza antincendio nei condomini, differenziando le misure in base all’altezza degli edifici.

Negli stabili tra i 12 e i 24 metri, è obbligatorio comunicare ai residenti i comportamenti corretti in caso di emergenza. Tra i 24 e i 54 metri, si richiede una valutazione del rischio incendio condotta da tecnici abilitati. Oltre questa soglia, diventano necessarie procedure più strutturate: impianti d’allarme, piani di evacuazione, e nei condomini sopra gli 80 metri, la creazione di un vero e proprio centro di gestione delle emergenze.

Ogni condominio che superi i 24 metri di altezza, o che disponga di garage dove vengono custoditi veicoli alimentati a GPL, deve essere dotato di estintori accessibili e segnaletica conforme. Questi dettagli, apparentemente minori, rappresentano la linea di confine tra una gestione ordinaria e un piano di sicurezza efficiente.

La formazione: un investimento per la collettività

Chi lavora o collabora stabilmente in condominio — dal portiere all’addetto alle pulizie — deve ricevere formazione specifica sulla sicurezza. Lo impongono gli articoli 36 e 37 del Testo Unico, che estendono tale obbligo a tutti i lavoratori. È un aspetto che troppo spesso viene sottovalutato, ma che può evitare tragedie e sanzioni.

I corsi di formazione, anche online, devono affrontare i rischi connessi alle mansioni quotidiane: l’uso di scale, prodotti chimici, impianti elettrici, attrezzature di pulizia o manutenzione. Un lavoratore formato riconosce un rischio prima che diventi incidente, e sa come reagire in caso di emergenza.

La cultura della sicurezza si costruisce così: con la consapevolezza, la prevenzione, la cura dei dettagli. E con una gestione attenta da parte di chi amministra.

Una sicurezza condivisa

In assenza di un amministratore, la responsabilità non svanisce. I condomini devono comunque nominare un referente per coordinare le attività di sicurezza e garantire la conformità alle norme. Tutti, in questo senso, partecipano alla tutela collettiva: la sicurezza del condominio è un lavoro di squadra, fatto di regole, controlli e senso civico.

Ma la domanda rimane sospesa, inevitabile: quando l’ultima sirena d’allarme tace, e la routine torna a farsi sentire, chi vigila davvero sulla sicurezza del nostro spazio comune?

Redazione

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